Puglia e Giappone più vicini grazie alla Luna!
Ogni Paese ha le sue forme d’arte e in Giappone il fumetto è senza dubbio riconosciuto come tale. Non è soltanto una passione di nicchia, anzi, riesce a raggiungere un pubblico molto ampio. Non stupisce, quindi, che sia stato proprio un fumetto, il manga Kami no Shizuku, a interpretare un importante cambiamento nei costumi nipponici: la cultura del vino ha conosciuto una notevole crescita di recente, considerando che la sua diffusione è stata sempre limitata dalle antiche tradizioni di questo Paese, piuttosto chiuso alle influenze esterne, che lo legavano al consumo di tè, sakè, birra e whisky. Oggi, invece, il Giappone è diventato uno dei principali mercati di riferimento per tutti i produttori mondiali, compresi quelli italiani.
Kami no Shizuku (Gocce di Dio), è stato ed è tutt’ora un fenomeno editoriale che già dall’esordio, nel 2004, ha raggiunto una tiratura di 500.000 copie settimanali. Protagonista del fortunato manga è Shizuku Kanzaki, oramai il sommelier più importante del Giappone, anche se cartaceo. La prima serie del fumetto narra il percorso di formazione del giovane Shizuku che, dopo la morte del padre, famoso enologo, si mette alla ricerca di dodici vini che il genitore considerava i migliori del mondo, ognuno paragonato a uno dei dodici apostoli. Invece, nella seconda serie, tutt’ora in corso di pubblicazione, viene approfondito il concetto di ‘matrimonio’, cioè degli abbinamenti cibo e vino.
Dopo l’enorme successo in Giappone, il manga è stato poi tradotto e pubblicato in Taiwan, Hong Kong e Corea. Dal 2008 è arrivato anche in Europa, grazie a una casa editrice francese, dal titolo “Les Gouttes de Dieu” e poi è stata realizzata anche la versione inglese per il Nord d’America con il titolo “Drops of God”. In Italia non è ancora disponibile.
La particolarità del manga è che, in questo viaggio enoico, vengono descritti vini realmente prodotti e non sono solo i grandi Châteaux francesi, come si potrebbe pensare, ad essere menzionati, ma anche vini nostrani. La Puglia si era fatta già onore quando, qualche anno fa, aveva fatto la sua comparsa tra le pagine del manga il Nero Conti Zecca. A distanza di tempo, la storica cantina di Leverano, tramite un estimatore coreano, ha avuto il piacere di scoprire che è stata nuovamente segnalata. Il ‘prescelto’, questa volta, è il super premiato bianco Luna, che compare nel volume n.10 della seconda serie. Nelle vignette interessate, Shizuku Kanzaki sta degustando in un ristorante il bianco barricato (blend di Malvasia bianca e Chardonnay) insieme all’amica Miyabi Shinohara, un’apprendista sommelier, descrivendone le sue caratteristiche:
“Che bella etichetta! [...] Bouquet delizioso! Burro, nocciole, vaniglia, sono aromi che derivano dalla fermentazione malolattica. [...] Un vino decisamente piacevole, di alta qualità e ricchezza di frutto, con un’acidità ben equilibrata grazie alla maturazione in barrique.”
Kami no Shizuku è diventato un importante strumento di diffusione della cultura enoica in Giappone, a tal punto da influenzare spesso le scelte d’acquisto dei suoi lettori.
“Vedere un nostro vino ‘fumettizzato’ è davvero un onore” dice Clemente Zecca, il rappresentante più giovane della famiglia, “e credo sia un segnale importante non solo per la nostra azienda ma per tutto il territorio pugliese che finalmente è tenuto in grande considerazione per le sue eccellenze e la qualità dei suoi prodotti, molto rivalutata negli ultimi anni.”.
È proprio di qualche giorno fa la notizia che Luna è stato premiato con le Quattro Viti, massimo riconoscimento attribuito dalla guida Vitae, edita dall’Associazione Italiana Sommelier. Clemente Zecca ritirerà l'attestato alla cerimonia di premiazione che si terrà il 20 ottobre a Milano.