E ad Afragola, in provincia di Napoli, inizia domani post Covid-19 la prima festa con le luminarie salentine
Il grido dall’allarme è arrivato anche oggi. Sui social Giuseppe De Cagna, titolare con il padre e i fratelli della storica ditta Cesario De Cagna di Scorrano, ha scritto che le storiche aziende delle luminarie, che rappresentano la Tradizione più autentica della Puglia, sono sull’orlo del baratro. Il motivo? 600 feste di tradizione annullate e, anche se i maestri delle luminarie propongono alla Regione nuove idee, con tutte le misure di sicurezza, per realizzare ugualmente gli eventi, queste non vengono accettate.
“Il nostro mestiere sono le idee”,
sottolinea Giuseppe De Cagna, che ha fondato assieme alle altre aziende pugliesi l’Associazione dei luminaristi pugliesi, “Abbiamo presentato diverse soluzioni per realizzare ugualmente gli eventi in perfetta sicurezza. Abbiamo proposto alla Regione, l’unico ente che può finanziare gli eventi, di farci realizzare in agosto le sculture di luci in tutti e 257 paesini della Puglia. Ma ci è stato risposto di no. Non capisco come mai la Notte della Taranta si farà, mentre si resta sordi alle istanze dei lavoratori delle luminarie”.
Intanto ad Afragola in provincia di Napoli, da domani e fino al 19 giugno, per volontà del sindaco, Claudio Grillo e dei frati che reggono il Santuario, sono iniziati i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio, nelle vicinanze della Basilica Pontificia minore dedicata al Santo. Ad allestire le luminarie è la Ditta salentina De Cagna. Un segnale di speranza e di rinascita, di cui c’è tanto bisogno. Ma in Puglia le luci rischiano di restare spente.