Si laurea, danzando in volo Formule algebriche Erica Occhionero diventa subito un fenomeno mediatico
-
Ha letteralmente danzato la sua Tesi di laurea, Erica Occhionero, 25 anni di Cavallino, nel Salento, tanto che in seduta di laurea c’era a riprenderla anche la Rai per il TG1.
Erica ha stupito tutti, prima discutendo come fanno tutti i laureandi, in un elegante tailleur verde formule e diagrammi e poi mettendoli in pratica danzando in volo e intrecciando il suo corpo ai tessuti realizzando diagrammi mentre si muoveva agile disegnando figure acrobatiche.
Tesi di laurea in Algebra dal titolo “Un’introduzione sul principio delle trecce anulari”, relatore il professore Francesco Catino correlatrice la dottoressa Marzia Mazzotta.
Ma come è nata l’idea? “Volevo unire le mie due grandi passioni: la matematica che rappresenta la parte razionale di me e la danza, che rappresenta la parte emozionale e sognatrice. E così nel luglio dello scorso anno sono andata dal professore e ho esposto la mia idea: rappresentare con la danza il principio delle trecce anulari.
E il prof che cosa le ha risposto?
Mi ha messa in guardia sulla difficoltà dell’argomento. Ma poi ha capito l’importanza che questo lavoro aveva per me. E così abbiamo prima visto come si comportavo il gruppo di trecce anulari per un numero n piccolo… poi sempre più grande… … di pari passo ho danzato i diagrammi, unendo così le mie due passioni”.
Sempre appassionata di matematica?
Da sempre. Anche se sin da piccola ero più appassionata di danza. Sognavo di diventare ballerina sin da quando avevo sei anni. Frequentavo assiduamente le lezioni. Ma a 16 anni ho avuto un brutto incidente con lo scooter e mi sono rovinata la caviglia. Mesi e mesi di riabilitazione e il mio sogno rischiava di andare in fumo. Poi ho trovato una soluzione perché volere, è potere. Durante la riabilitazione mi regalarono un’amaca…Ho iniziato da lì, praticamente da autodidatta a sperimentare la danza in volo… intrecciandomi all’amaca, poi alle corde e infine alle impalcature con i tessuti. Ho studiato da sola affinando sempre di più la mia tecnica. La danza in volo mi aiutava a sentire di meno il problema della caviglia. Ora, potrei anche ritornare a danzare in modo normale, ma mi sono troppo appassionata a questo tipo di danza”.
I suoi genitori come l’hanno presa?
Mia madre Mariangela mi ha sempre supportata, è stata la prima a credere in me, anche quando ero molto acerba. Anche mio padre, Massimiliano, mi ha appoggiata moltissimo. Tra matematica e danza in volo sono riuscita a portare avanti due cose molto complesse.
Che cosa sogna di fare da grande?
Ho già fatto piccoli passaggi in Rai. Sogno il palcoscenico di Sanremo oppure andare ad Amici e coltivare naturalmente la mia passione per la matematica.